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venerdì 5 agosto 2011

Le Azioni dei pantaloni




Passeggiavo per il paese con il mio solito seguito di zanzare piranha, in casa la calura era diventata insopportabile, per cui alla ricerca di un poco di fresco, avevo deciso di uscire a fare 2 passi. Prima di uscire avevo ascoltato al TG gli ennesimi annunci catastrofici sull’economia, su quanto fosse tragica la nostra situazione . A farci compagnia nel girone degli “esosi” ci sono più o meno tutte le Nazioni Europee e per giunta gli USA, dove il buon Obama ha festeggiato oggi il suo compleanno.
 
Come sono cambiati i tempi, una volta portavi i soldi in banca perché te li custodissero e se eri fortunato qualche cosa rendevano, e poi, soprattutto quando volevi, li potevi andare a ritirare tutti. Tutti quelli che avevi portato …
 
Poi qualcuno si è inventato di "gestire" questo denaro, guadagnato onestamente: i risparmi di una vita.
C’è stato il boom delle borse, le famiglie sono diventate azioniste dei paesi emergenti, la massaia del piano di sopra, più o meno consapevolmente, tra un bucato e l’aspirapolvere, trafficava nei “derivati”; mentre il marito era fuori al lavoro. Tutti rientrati a casa, guardavamo al televideo il valore delle azioni. Durante la pausa caffè, si parlava di Fondi di investimento, di rendite a lungo e medio termine, spread e commissioni di uscita , future.
 
I soldi non potevano più stare sul conto corrente, ma dovevano giacere nel libro titoli.
 
Risparmi che se restavano sul conto corrente, non ne avrebbero mai potuto disporre, ma loro riuscivano sempre a convincerti che era opportuno e saggio spostarli sul libro titoli.
 
Fiumi di risparmi sono finiti nelle mani degli operatori finanziari.
 
Loro :le banche , si sono trasformate in Aziende che vendono prodotti finanziari e guadagnano, rischiando il denaro che gli abbiamo affidato. Noi nel mentre, siamo diventati gli Azionisti che esigono di guadagnare sempre e non ammettono perdite.
 
Dall’altra parte del mondo la Cina risultava tra i paesi emergenti il più affidabile, quello che assicurava migliore stabilità politica e con abbondanza di mano d’opera. Gli Amministratori Delegati delle aziende, per garantire il rendimento agli Azionisti e reggere la concorrenza dei prodotti Cinesi , hanno iniziato a spostare le produzioni e i guadagni …
Cosi la Cina è cresciuta e ha comprato da IBM il comparto pc reputato azienda strategica Statunitense.
Trascorsi i mesi e poi gli anni, gli AD hanno spiegato agli operai Azionisti, che avevano perso il posto di lavoro perché non erano più competitivi . E le banche gli hanno anche spiegato, che le Azioni che gli avevano venduto , non rendono più, perché l’economia non cresce e il PIL è ai minimi storici .
Ora la massaia del piano di sopra si rompe i coglioni due volte, perché oltre a fare le faccende di casa, ha il marito che bivacca sul divano.
 
Tutto ciò è paradossale, pare una favola dove l’avido, quello più ingordo alla fine ha la peggio. E evidente che la situazione è sfuggita di mano, gli operai Azionisti non sono stati lungimiranti , ma non potevano esserlo; mentre qualcun altro, capiti gli scenari, lo è stato troppo.
 
L'operaio deve ripartire  riportando i soldi sul conto corrente. Fare in modo che il lavoro ritorni qui. Ora è lui che deve riemergere , tornando a produrre cose tangibili. ”
Ancora sconcertato dalle mie elucubrazioni, decisi che forse era preferibile la calura di casa alle zanzare, che oramai puntavano ad azzopparmi per impedirmi ogni fuga e finirmi sull’asfalto.

3 commenti:

guido finizia ha detto...

Bellissima e terribilmente attuale....

Albatros ha detto...

Grazie, sempre molto generoso!

Comunque è paradossale la società che stiamo creando. La politica e l'industria hanno perso da tempo la loco centralità a favore delle borse, del potere finanziario. Gli equilibri si sono completamente rotti.
Albatros

guido finizia ha detto...

sarò molto superficiale ed utopico ma secondo me gli equilibri sono cominciati a rompersi con l invenzione del danaro, poi è stato un susseguirsi di azioni che in accelerazione costante ci stanno portando al caos totale.

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