Dalla salsa per il bollito al Medio Oriente

Ero andato a comprare le salse per il bollito, la giornata primaverile rendeva piacevole attardarsi per le strade. Cosi arrivato in piazza mi sono seduto a riflettere su di una panchina, osservavo la facciata della casa d’epoca ridipinta. “Le cose stanno cambiando, la gente inizia a riscoprire le cose fatte con gusto” pensavo. “Ristrutturando la casa hanno mantenuto la vecchia struttura, rispettato l’architettura anche a rischio di perdere qualche centimetro. Non hanno stravolto quanto era stato fatto. Inoltre al piano terra sono stati aperti tanti locali. La gente è stufa di questi falsi modelli che per anni ci sono stati propinati dalle TV in dosi massicce . Riscopre il senso del bello! Delle cose fatte per durare.” L’aria è calda, nella piazza c’è un bimbo che prova il triciclo con la madre che lo insegue ,lui acquisita una certa padronanza del mezzo, si lancia nella prova dell’alce tra i passanti.

“ La gente ha voglia di ritrovare una dimensione più umana, più vera” . Il mio pensiero va al medio oriente:”Chissà come mai la rivolta si è estesa cosi rapidamente in tutti i paesi? Vuoi che questi continui flussi migratori, hanno fatto si che si formasse una classe trasversale di persone, che conosciuta la libertà in altri paesi , si è chiesta perché non può avere la medesima situazione a casa propria?” Colpisce come le manifestazioni siano pacifiche, senza che si brucino bandiere, o si inneggi contro un paese anziché un altro. “Magari è stata raggiunta la massa critica per cui il processo di conquista della libertà si accendesse autonomamente. Speriamo … Speriamo veramente. Sarebbe fantastico avere i paesi dell’area mediterranea accumunati da governi democratici, eletti dal popolo. “ Squilla il cellulare, alla domanda :“che fai?” rispondo :“rifletto … “ e spiego le mie elucubrazioni . “Magari, sarebbe il riscatto della tanto conclamata Globalizzazione!” mi rispondono.