Le vacanze sono finite...

Fatto colazione, lavato i piatti della sera precedente, ho acceso il pc. Connesso a internet, ho messo come sottofondo ai miei pensieri, della musica dialettale dal sapore mediterraneo, poco commerciale,  dopodichè visualizzato Casadicose, ho letto qualche post scritto in passato.

In effetti il blog non ha proprio preso la piega che intendevo dargli in origine, dove volevo creare un luogo nel quale avremmo condiviso esperienze di viaggio, ricordi, raccontato ciò che una lampada, una bomboniera o una foto, rappresenta per noi e magari discusso di arredo in genere e soluzioni per la casa.

In effetti era un pò pretenzioso come obbiettivo, in casa ho un mare di carabattole di cui  non ricordo per ognuna quando & perchè l'ho comprata e poche hanno un significato particolare. Vabbè credo che cambierò la testata, mantendendo il nome del blog e identificando la casa come base di partenza per ogni considerazione che vorremo fare. Le cose, saranno i pensieri con cui la arrederemo, a volte è necessario  ammettere di non aver raggiunto lo scopo e trovare il coraggio di cambiare.

Lunedi riprenderemo a lavorare, chissà cosa ci aspetta, certamente le solite domande su: cos'hai fatto? Dove sei stato? Che a seconda di chi le pone, avremo piacere o meno di rispondere. Difficile fare ipotesi sul resto. Purtroppo l'economia, la politica non aiutano a sgombrare il campo dalle incertezze.

La mia percezione è che ci dovremo abituare ad avere un orizzonte su cui poter fare progetti sempre più corto, a vivere situazioni sempre più ricche di contraddizioni e incerte.  Sento con piacere che diventa pressante la necessità di definire nuove regole, si inizia a parlare di 3° via... A mio giudizio, ogni soluzione che si troverà a questa crisi sarà un palliativo se non si inizia a riconoscere che le aziende hanno una funzione sociale, che sono il mezzo per distribuire ricchezza. Se le regole saranno determinate solo sulla base della logica del profitto e degli egoismi di alcune lobby, la storia ci insegna che saremo tutti a perderci.