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domenica 27 novembre 2011

La maglia o la vita…

Fatto: giocato gli immancabili 6+6 numeri del super enalotto. “La speranza è sempre l’ultima a morire“ penso. “ Se dovessi vincere certamente farei del bene, almeno tenterei, finanziando il sogno di qualcuno”. “ Vabbé inutile spaccarsi il cranio, per ora non ho vinto è anche la sola possibilità che esca una cena con gli amici è remota“. Subito i miei pensieri vanno alla notizia di pochi giorni fa relativa l’inizio dei saldi negli USA, dove i clienti si sono contesi i capi migliori a colpi di pistola … I media hanno presentato quanto accaduto come frutto dell’esasperazione accumulata della gente, a causa del difficile momento economico. “Possibile che si arrivi a sparare ad un uomo per garantirsi la maglia preferita? “ Credo che il giornalista quando ha attribuito alla crisi i fatti criminali, sia stato superficiale nel giudicare; le motivazioni , per quanto mi riguarda, sono da cercarsi altrove e sono più profonde.

I tempi cambiano rapidamente, l’uomo no! E’ sempre governato da una miscela di passione e ragione. I media questo lo hanno capito da tempo; per questo cercano con ogni mezzo possibile di catalogare le abitudini del singolo individuo per aggiornare di conseguenza il modo di interagire con lui e giungere, a metodi sempre più efficaci e precisi. Lo scopo è quello di condizionare le sue scelte, fare nascere dei bisogni . I bisogni se non appagati generano insoddisfazione. E di bisogni, in questa società, tutti ne abbiamo tanti. Se a questa insoddisfazione, sommiamo la martellante richiesta del mondo del lavoro di avere operatori sempre più competitivi, sempre più distanti dal profilo dell’uomo comune, ecco che per le strade abbiamo tante bombe ad orologeria. Pronte ad esplodere se innescate. E per i più fragili, l’innesco può essere rappresentato anche solo dalla corsa a dei banali saldi, o la semplice ricerca di un parcheggio sotto casa.

Malgrado il mio innato ottimismo, dalle mie riflessione ne esce spesso un uomo incapace di darsi delle priorità , che si nutre di beni materiali e trascura il proprio io . Un uomo che, come una frasca, si piega al primo soffio di vento. Ecco perché sostengo che la crisi economica non è la causa del folle gesto, almeno non la principale. L’origine è più da ricercarsi nel decadimento dei valori comuni che, nell’ istante in cui vi facciamo appello, si dimostrano inconsistenti in quanto scopriamo miseramente di non crederci più. Allora privi di guida, agiamo di istinto come solo l‘uomo sa fare.

1 commento:

guido finizia ha detto...

Usa? da un occhiata quà!
Roma....http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-27/roma-paralizzata-assalto-nuovo-180937.shtml?uuid=AaZLNZGE

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