Aggiungi il seguito della storia: una frase , un brano, un capitolo , non ha importanza che leggi tutti i post precedenti ,aggiungi cosa ti suggerisce la tua fantasia e dai enter!!
C'era una volta....
parole d'aria e di terra
4 anni fa
6 anni fa
PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI: IL CANTO DEL CIGNO DI UN SETTORE SENZA SPERANZA
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Continuo a sostenere che le proteste degli agricoltori non produrranno gli
effeti sperati. Ci sara' soltanto un allungamento dell'agonia del settore.I ...
3 mesi fa
10 anni fa
8 anni fa
8 anni fa
..ismi in micro
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Immaginiamo una famiglia composta da madre padre e numerosi figli. Questa
famiglia ha una rendita mensile che viene provvidenziata dai genitori
attravers...
8 anni fa
19 commenti:
Giulia, si apprestava ad uscire di casa... La sera prima aveva incontrato Rodolfo nel locale dove lavorava come cameriera. Era dai tempi della scuola che non lo vedeva.
Dopo l'iniziale sorpresa ed i soliti divertenti commenti sul comune passato e qualche domanda sul presente un incontro di sguardi con attimo di silenzio aveva acceso in entrambi la voglia di mettersi in gioco
Da quando si era lasciato tutto alle spalle. Rodolfo un anno fa aveva deciso che la brillante carriera del consulente finanziario, non faceva per lui. Aveva rotto con Patrizia: oramai da troppo tempo il loro rapporto era come una minestra senza sale... Non frequentava più discoteche, locali notturni, si concedeva solo ogni tanto una birra con i suoi amici di sempre, quelli che non ti abbandonano mai.
Ora lavorava in una tipografia, guadagnava di meno, ma era più sereno. Orgoglioso delle scelte fatte si sentiva finalmente libero. Libero da tutti i meccanismi che arrivano a viziare l'aria che respiri e a iputridirti l'animo.
Finalmente, assorto nei suoi pensieri era arrivato a casa. Gli restava solo più da trovar parcheggio.
Lasciata l'auto, si apprestava ad attraversare il vialetto che lo separava dalla porta di casa, quando
incrociò la sua nuova vicina mentre usciva per portare a spasso il cane. Un breve cenno di saluto, 2 parole sul tempo quando lei si congeda dicendo che andava di fretta, "in casa non ho nulla, e devo correre se voglio recuperare qualche cosa per cena!!".
"Bhe se ti accontenti potresti cenare da me, cosi puoi portare il cane tranquillamente a spasso " rispose d'istinto Rodolfo ...
Rimase sorpreso di se stesso per la rapidità con cui aveva colto l'attimo e aveva invitato questa ragazza di cui non conosceva neppure il nome, ma che saltuariamente vedeva. "Ma si!! Cosi si fanno 2 chiacchiere, forse in casa ho pure una bottiglia di vino" ... A Rodolfo non restò che rispondere "ok all'ora verso le otto". Un attimo ed era a casa davanti al frigo aperto che guardava cosa cucinare, maledicendo il momento in cui si era lasciato guidare dall'istinto. "Bha a volte è necessario, si vede che in lei ho intravisto qualche cosa, oppure non avevo voglia di passare la solita serata, da solo davanti alla tv".
In frigo aveva delle uova e qualche zucchino con cui poteva fare una magnifica frittata. Mentalmente si stava coprendo di insulti per la sua scarsa fantasia, aveva poco più di un'ora per preparare una cena non da single e dare un aspetto dignitoso alla casa. Era chiaro il panico stava per avere il sopravvento, aveva perso quella sicurezza e determinazione che lo avevano spinto ad invitare una perfetta sconosciuta...Stava pensando troppo e si stava prendendo troppo sul serio. In fin dei conti anche per lei era tutto nuovo, anzi :che tipo doveva essere una che accetta un invito nato in quella circostanza? Cosa sapeva di lei?
Sapeva nulla!! Solo che aveva un cane di piccola taglia, vestiva in modo pratico e aveva le mani curate. Vabbè, vedremo... Mise le uova da parte, a lavare le zucchine, prese un piatto di portata e vi stese quel poco di affettato che pensava di servire come antipasto.
Poi volo in bagno a farsi una doccia.
Quando , appena terminato di insaponarsi, qualcuno suonò alla porta. "Possibile sono già in ritardo pazzesco!Chi verrà a farmi perdere tempo..." . Si sciacquo il più veloce che riusci, si getto addosso l'accappatoio e andò alla porta ad aprire.
C'era Paola sorridente, la sua vicina di casa, con nella mano destra una bottiglia di vino e nella sinistra un piatto coperto da stagnola.
Era arrivata in anticipo.
"Scusa, forse sono arrivata troppo presto, se vuoi ti ripasso?" ," No, no no assolutamente entra...Il tempo di asciugarmi e sono da te!!".
Paola entrò lasciandosi alle spalle un leggero profumo non dolce. Rodolfo rimase colpito dalla ostentata sicurezza con cui Paola si aggirava per casa. In fin dei conti lui per lei ,era un perfetto sconosciuto,che l'aveva accolta sulla porta di casa in accappatoio.
Lei quasi senza curarsi di lui, si diresse verso il cucinino dove posò il piatto e la bottiglia di vino." Ho guardato in frigo e ho preso quel poco che avevo. E da scaldare!" Rodolfo " non ci sono problemi, finisco solo di asciugarmi e sono da te"
Si accorse che in poco tempo si era ripetuto, come se lei non lo aveva capito che doveva asciugarsi e poi "sarebbe stato da lei". Corse in bagno si asciugò alla velocità della luce, si mise addosso i vestiti e finalmente era di nuovo presentabile...
"Allora apparecchiamo tavola?" disse " visto che sei arrivata in anticipo, mi aiuti".. Il tempo di finire la frase e si era accorto che aveva usato le parole sbagliate... Sarebbe stato meglio se avesse detto :"visto che sono in ritardo"..
Era evidente che quello più agitato era lui, e la cosa lo imbarazzava tremendamente. Ragionava su ogni singola parola... Se voleva riprendere il controllo di ciò che diceva doveva ammettere a se stesso che subiva la personalità di Paola.
Iniziarono ad apparecchiare, lui le porse la tovaglia, e nel mentre prendeva i piatti. "Scusa ma visto che non abbiamo mai avuto modo di parlarci prima, se non per dirci buon giorno e buona sera, ora inizierò a farti domande a raffica, del tipo : che lavoro fai, hobby, letture?".
"Figurati, è lecito: faccio l'operaia, in una fabbrica che fa cablaggi per il settore automotive... Amo nuotare, leggo libri di ogni genere" "Scusa, ma la tua ragazza, sa che hai l'abitudine di invitare sconosciute a cena?"
"Vabbè quando la incontrerò glielo dirò!" Rispose senza pensarci troppo. Dopo 10 minuti, finalmente iniziarono a cenare.
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